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Audi RS2

Buonasera popolo di Hardcore Drivers
e bentornati in un nuovo capitolo di Automotive Facts, la nostra rubrica di informazione.

Correvano gli anni ’90, anni in cui le automobili attraversavano il loro momento di massimo sviluppo meccanico, prima che entrassero in gioco le forze dell’elettronica e della sicurezza di guida. Audi, come molti altri brand, si lanciava nella produzione di auto sportive, prendendo parte a competizioni di vario tipo, dai rally alle gare su pista. Un nuovo tipo di auto sportiva, però, stava per fare il suo ingresso sul mercato, sfacciatamente, andandosi a posizionare tra le concorrenti coupé e spider dell’epoca, si tratta della Audi RS2.

In un mondo in cui le uniche familiari veloci erano la Opel Omega Lotus, la Lancia Thema Ferrari e altri esemplari simili, nessuno avrebbe mai pensato all’Audi 80 Avant. Tuttavia, nel 1994, in Audi decisero di prendere la loro station wagon più venduta e trasformarla, con la complicità dei tecnici Porsche, in un progetto che diede vita a un nuovo tipo di familiare veloce e sportiva. 

Con ben 315 cv e una velocità massima limitata poco oltre i 260km/h, il 5 cilindri dell’Audi RS2 impiegava poco meno di 5 secondi per passare da 0 a 100km/h. Valori strabilianti, se si considera che parliamo di una vettura con cui era possibile accompagnare a scuola i figli e, con la stessa semplicità, staccare un buon tempo a Monza. Se un motore ispirato al 5 cilindri della QUATTRO S2 di Rhorl non fosse stato sufficiente, c’era anche un assetto dedicato e freni appositi a completare il quadro di questa fantastica station wagon Blu Nogaro, che si può definire la mamma delle RS moderne, o forse la nonna, e la mamma di una moda che oggi ha ancora molto seguito, ovvero quella delle familiari sportive che non rinunciano al vano di carico.

Nella nostra storia di oggi, vogliamo però fare un piccolo cenno, una chicca che arriva direttamente da Torino, che stupirà molti di voi. Nelle foto che state osservando, vedrete una RS2 molto bella e ben curata, con una enorme e sorprendente peculiarità. Questa, infatti, non è una RS2 “originale” di casa Audi, ma l’opera di un appassionato, folle quanto noi, che non sapendo come sfruttare a dovere la sua amata Audi 80 Avant, ha scelto di effettuare uno swap completo, non solo del motore, ma anche della meccanica intera, dei freni e di tutti i dettagli necessari, affinché questa diventasse a tutti gli effetti una RS2.

Modifiche simili potrebbero essere criticate dai puristi, ma noi possiamo solo complimentarci con il proprietario che ha realizzato il suo sogno, nonostante a oggi, l’acquisto di una RS2 sia molto difficile, essendone state prodotte poco più di 3000 esemplari. Avere la fortuna di guidare simili pezzi di storia, di vederli solcare le nostre strade con orgoglio, è un vero privilegio che forse tramanderemo alle generazioni future come racconto, ma per noi, che ancora possiamo vedere dal vivo certe opere d’arte, è una fortuna che purtroppo non tutti comprendono. Verranno i tempi in cui anche le sportive saranno solo elettriche, in cui rimpiangeremo le strade innevate e i motori arroganti con cui ci divertivamo a percorrerle, ma oggi no, non è ancora arrivato quel momento.

Oggi godiamo, con gli occhi e con la mente, alla vista di simili capolavori.

Revisione a cura di Monica Filosi.
Fotografia a cura di Giorgio Saba.

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